FIRMATO IL DECRETO CHE ESTENDE IL VOUCHER BABY SITTING ALLE IMPRENDITRICI ARTIGIANE

babysitt-imprenditriciGrazie anche all’azione di Confartigianato è stato finalmente adottato il decreto ministeriale che estende alle imprenditrici e lavoratrici autonome il voucher baby-sitting. Viene così colmata la disparità tra lavoratrici dipendenti e imprenditrici per la conciliazione vita-lavoro. A breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il voucher, introdotto in via sperimentale dall’ultima Legge di stabilità anche per le  imprenditrici e lavoratrici autonome per l’anno 2016, nel limite di 2 mln di euro, era in attesa del decreto attuativo per la sua operatività.

Il decreto ministeriale adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, definisce i criteri di accesso e le modalità di utilizzo per la fruizione di tale contributo. Il voucher è utilizzabile al termine del periodo di fruizione dell’indennità di maternità e nei 3 mesi successivi, ovvero per un periodo massimo di 3 mesi nel primo anno di vita del bambino.

L’importo massimo del voucher è di 600 euro mensili utilizzabili, per un periodo non superiore a 3 mesi, per l’acquisto del servizio di baby-sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l’infanzia pubblici o privati accreditati.

Per accedere al beneficio la lavoratrice presenta domanda tramite il sito internet dell’INPS entro il 31 dicembre 2016. Il contributo è erogato secondo l’ordine di presentazione delle domande sino ad esaurimento dei 2 milioni stanziati. In base all’andamento delle domande e alle disponibilità residue, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, si riserva la possibilità di introdurre l’ISEE dell’anno di riferimento come parametro di valutazione per l’accesso al beneficio.

Il decreto ministeriale per essere efficace deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Per approfondimenti

Decreto “Definizione dei criteri di accesso e delle modalità di utilizzo del beneficio riconosciuto alle madri lavoratrici che consente loro di richiedere, in sostituzione del congedo parentale, un contributo economico da impiegare nel servizio di baby sitting”