Nuovi ”costi minimi”, ecco i valori di gennaio 2015

Camion5Dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia europea e quello del TAR Lazio, il Ministero dei trasporti pubblica i valori di riferimento indicativi sostitutivi dei costi minimi per il mese di gennaio 2015.

Il Ministero è infatti “tenuto” per legge, a pubblicare sul proprio sito internet le tabelle dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto per conto di terzi, nonostante questi rappresentino soli valori indicativi di riferimento, secondo quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2015.

Il MIT esplicita infatti che “prezzi e condizioni del contratto di trasporto sono rimessi all’autonomia negoziale delle parti”, tuttavia indica anche che bisognerà tenere conto “dei principi di adeguatezza in materia di sicurezza stradale e sociale” pertanto, “nulle sono le clausole dei contratti di trasporto contrarie alle norme sulla sicurezza stradale”.

A tal proposito, sembra quindi che i costi minimi possano servire ad annullare le clausole dei contratti di trasporto che non rispettano la garanzia di sicurezza in materia stradale e sociale, ma non risulta ancora chiaro cosa questo possa comportare in termini di eventuali cause di risarcimento.

Successivamente, il MIT spiega come siano stati calcolati i costi minimi, ovvero considerando i tempi di guida e di riposo che non possono superare le 45 ore di guida a settimana, valutando la velocità commerciale pari a circa 60 km/ora sulle medie e lunghe percorrenze, e infine valutando la percorrenza annuadel veicolo, che per 46 settimane è stimata intorno ai 120.000 km.

Inoltre, è stato tenuto conto dei costi di carburante, del consumo medio a seconda del veicolo, dei costi delle tariffe autostradali, del tipo di trasporto ma soprattutto della dimensione e del tipo di azienda e con i costi di manutenzione delll’anzianità del parco.

Il MIT segnala anche che tali costi di riferimento varieranno notevolmente a seconda della tipologia d’impresa, di trasporto e a seconda del tipo di veicolo. Per tali valori è stato infatti preso in considerazione solo “il caso di un veicolo generico, composto da trattore e semirimorchio, di massa complessiva a pieno carico superiore a 26 tonnellate” e che percorre “nel rispetto delle norme sui tempi di guida e di riposo circa 120.000 km e che per costi di gestione, si colloca in posizione mediana tra i veicoli più leggeri.”

Non solo, “viene presa in considerazione un’impresa mediamente strutturata, con dipendenti, capace di un’efficiente ottimizzazione delle risorse ed in grado di operare in sicurezza, onde evitare uno sfalsamento dei risultati legato a costi derivanti da una gestione imprenditoriale antieconomica”.

Per quanto concerne invece il parco veicolare vengono presi in considerazione i veicoli di nuova costruzione, mentre qualora si volessero considerare i servizi di subvenzione, i costi di esercizio dovranno essere calcolati senza i costi di organizzazione, in quanto  la subvenzione resta a carico del primo vettore.

Alleghiamo di seguito il documento dettagliato del Ministero dei Trasporti, con le tabelle aggiornate applicabili a gennaio 2015:

VALORI INDICATIVI DI RIFERIMENTO COSTI MINIMI DI GENNAIO 2015

Fonte: TN Trasportonotizie