POS Partite IVA: sanzioni e agevolazioni in arrivo

POSGiro di vite del Governo sull’obbligo di POS: in arrivo sanzioni ed interdizioni, ma anche agevolazioni per professionisti ed esercenti volte a calmierare i costi connessi ai pagamenti elettronici.
L’obbligo di POS per professionisti, esercenti, artigiani e commercianti è entrato in vigore lo scorso 30 giugno per effetto del Dl 179/2012, in caso di pagamenti di importo superiore a 30 euro. Per il momento non sono previste sanzioni per gli inadempienti, ma la situazione è destinata a cambiare nel breve termine. Il Governo sta infatti studiando la possibilità di introdurre tali sanzioni con l’obiettivo di dare il via effettivo ad una normativa che in realtà ancora non ha trovato grande applicazione, anche a causa dei costi connessi a commissioni, installazione e gestione POS

Sanzioni POS
Se al deterrente dei costi si aggiunge la totale assenza di multe per gli inadempienti si arriva al risultato che ad oggi sono tanti i soggetti obbligati a non aver installato un POS. Vanificando la norma. Ecco dunque la pronta reazione del Governo. Ad annunciare l’arrivo delle sanzioni o interdizioni relativamente all’obbligo di accettare pagamenti anche via POS è stato il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti in Commissione Finanze alla Camera.

Agevolazioni
Proprio sul tema dei pagamenti elettronici il MEF ha istituito un tavolo di lavoro con Banca d’Italia, ABI, Consorzio Bancomat, Aiip (Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica) e i gestori Visa e Mastercard. Sul piatto, oltre alle sanzioni, ci sono anche possibili agevolazioni: per ridurre i costi legati ai POS (che vanno in media dai 25 ai 180 euro l’anno), il Governo sta pensando a sgravi sotto forma di credito d’imposta.

L’obiettivo è di far decollare finalmente l’obbligo di accettare pagamenti oltre 30 euro da effettuarsi con transazioni elettroniche, anche tramite POS, che non è direttamente l’oggetto dell’obbligo ma che in via indiretta diventa uno strumento da installare necessariamente per adempiere all’obbligo. Di fatto, è un modo per   incentivare l’adozione dei pagamenti tracciabili, per contrastare l’evasione fiscale.