COMUNICATO STAMPA PRECISAZIONI EX DIPENDENTE COOPERATIVA DI GARANZIA

COOP traspAlcune precisazioni sulla vicenda che questa mattina si è verificata nei pressi dei nostri uffici protagonista una ex dipendente.

Premesso che nel Consiglio Direttivo del 30/05/2011 è stato deliberato il licenziamento della ex dipendente in quanto l’attività da lei svolta è stata dismessa e portata all’esterno della Cooperativa e anche in considerazione di non poterla occupare in mansioni diverse. In data 08/06/2011 il Presidente vista la richiesta della dipendente di chiedere 3 gg. di ferie comunicò che la richiesta non poteva essere accolta in quanto vi era stata la decisione del CDA di licenziarla e che gli sarebbe arrivata per raccomandata il licenziamento. In data 08/06/2011 fu inviata la raccomandata che fu ritirata dalla dipendente solo in data 15/06/2011. La dipendente non si presentò al lavoro nei giorni seguenti e solo in data 13 giugno 2011 fece arrivare un certificato medico che consentiva l’assenza per malattia. I certificati sono seguiti per i 6 mesi successivi. Alla scadenza dei sei mesi della malattia la dipendente in data 14/12/2011 rientrava al lavoro e gli venne consegnata alla presenza di testimoni nuova lettera di licenziamento che la dipendente rifiutò di ricevere. A fronte di questa situazione la dipendente nei mesi successivi adiva l’autorità giudiziaria con due distinte azioni, una tesa ad ottenere un presunto TFR maturato e ancora a suo dire da ricevere e l’altro diretto ad impugnare il licenziamento. A fronte della richiesta del TFR veniva proposta dal CDA della Cooperativa opposizione al decreto ingiuntivo presso il Tribunale di Teramo documentando l’avvenuto pagamento del TFR. Dai conteggi esperiti, e visto le anticipazioni eseguite mediante assegni circolari e l’accordo siglato nel 2007 presso l’Ispettorato del Lavoro di Teramo, la posizione della Cooperativa era creditoria nei confronti della dipendente, posizione da compensare con gli ulteriori emolumenti dovuti ( preavviso , permessi e ferie non godute). Il Giudice dell’opposizione, valutate le rispettive posizioni, riservava ogni provvedimento. Così stante la situazione stiamo in attesa di conoscere le decisione dell’autorità giudiziaria alla quale ci atterremo.

L’epilogo odierno, pur comprensibile per le situazioni di difficoltà economiche diffuse sul territorio, risulta non in linea con l’atteggiamento fino ad oggi avuta dalla dipendente che, adita l’autorità giudiziaria oggi vuole ottenere per altra via, chiamando le TV, la Stampa locale e le forze dell’Ordine, importi che la Cooperativa ed il suo CDA non si trova nelle condizioni di poter corrispondere potendo, a seguito del pronunciamento del giudice, essere superiori a quelle dovute.