Aiuti di Stato, le nuove regole in vigore dal 1° luglio

pagamentieuMancano pochi giorni per l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sugli Aiuti di Stato: dal 1° luglio, infatti, saranno ufficialmente adottate le semplificazioni e le facilitazioni che consentiranno alle imprese di raggiungere più agevolmente gli obiettivi della Strategia Europa 2020.

Con le nuove regole, ad esempio, gli Stati membri saranno tenuti a notificare fra il 10 e il 25% dei casi di aiuti di Stato, contro l’attuale 40%. Questo si tradurrà in minori oneri per imprese, amministrazioni pubbliche e per la stessa UE.

Le nuove disposizioni sono contenute nei testi GBER (General Block Exemptions Regulation) e R&D&I Framework che oltre ad introdurre le semplificazioni, adottano le misure che consentiranno all’Europa di  incrementare gli investimenti in R&S e Innovazione del 50% entro il 2020, portando gli investimenti dall’attuale 2% al 3% del Pil.

Le piccole e medie imprese potranno ottenere finanziamenti per una gamma più ampia di attività e per importi maggiori senza chiedere preventive autorizzazioni.

Sono, infatti, stati innalzati i tetti massimi per gli aiuti statali fruibili da ogni impresa beneficiaria senza autorizzazione UE ed è stato ampliato l’ambito degli incentivi per ricerca, sviluppo e innovazione esentate dall’obbligo di notifica a progetti pilota e prototipi, cluster d’innovazione e aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione.

nuovi tetti massimi per le singole categorie di progetti di ricerca e sviluppo sono i seguenti:

  • Ricerca fondamentale: 40 milioni di euro (prima erano 20).
  • Ricerca industriale: 20 milioni di euro, dai precedenti 10 mln.
  • Sviluppo sperimentale: 15 milioni di euro dai precedenti 7,5.
  • Studi di fattibilità: da 7,5 a 20 milioni di uero, a seconda del campo di attività (prima il tetto era sempre a 7,5 mln).

Sono state alzate anche le percentuali di aiuto finanziario da parte dello Stato per ogni singolo progetto, mantenendo la differenziazione fra grandi imprese, medie imprese e piccole imprese. Restano al 100% per tutti i finanziamenti per la ricerca fondamentale, mentre ecco quali sono i nuovi limiti per le altre tipologie di innovazione:

  • Ricerca industriale e sviluppo sperimentale: 60-70% per le grandi imprese, 70-80% per quelle di media dimensione, 80.90% per le piccole aziende.
  • Ricerca infrastrutturale: 60% indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa.

Inoltre sono state esentate dalle autorizzazioni UE nuove categorie di finanziamenti: innovazione, trasporti per residenti in regioni periferiche, banda larga, sovvenzioni per danni causati da calamità naturali, aiuti destinati a cultura e patrimonio, attività sportive.

 

Fonte: Abruzzo Sviluppo