Ritiro Dl Enti Locali, rischio caos nei lavori pubblici

In-varie-parti-della-citta-sono-in-corso-lavori-pubblici-dedicati-al-miglioramento-dell-arredo-urbano_image_galerieSalta la conversione del decreto legge n. 151/2013 (cd Enti Locali), ritirato ieri in Aula dal Governo e insieme al Dl decade anche la misura ivi contenuta che sospendeva in via temporanea gli effetti del DPR 30 ottobre 2013 sulla qualificazione delle imprese. Dal 1° marzo dunque, salvo un intervento in extremis dell’Esecutivo, tornerebbe la possibilità per le imprese generali che si aggiudicano un appalto, di eseguire anche i lavori specialistici pur in assenza di specifica qualifica, stravolgendo il sistema stesso di qualificazione, già stabilito a garanzia della professionalità di chi esegue le opere specialistiche, con pesanti conseguenze per piccole e medie imprese.

Proprio al fine di evitare questa eventualità, ANAEPA-Confartigianato Edilizia e le altre organizzazioni delle imprese specialistiche avevano chiesto di congelare le novità introdotte dal DPR 30 ottobre 2013 ripristinando gli articoli 109 e 107 del Regolamento Generale al Codice dei Contratti Pubblici (DPR 207/2010) con l’obbligo di subappaltare le lavorazioni a imprese qualificate. Il Dl 151/2013 aveva accolto tale istanza stabilendo la revisione della normativa sulla qualificazione entro il 30 giugno 2014 e nelle more, comunque non oltre il 30 settembre, si continuavano ad applicare le regole precedenti.

“Con il ritiro del Decreto Enti Locali – ha commentato Arnaldo Redaelli, Presidente diConfartigianato Edilizia – si viene a creare una situazione critica che mina il mercato degli appalti, penalizza le imprese subappaltatrici dell’edilizia e influisce negativamente sulla qualità delle opere. Occorre che il Governo intervenga immediatamente per salvaguardare la logica che ha giustamente portato nel 2006 il legislatore alla distinzione tra Opere Generali ed Opere Specialistiche nel Codice degli Appalti”.